In un settore come quello della ristorazione italiana, che conta 196mila attività, un fatturato di 65 miliardi di euro e 440mila addetti (Fonte: Ristorazione 2021 – Rapporto Annuale Fipe), ciascun professionista indossa una divisa da lavoro come se fosse un biglietto da visita sia per farsi riconoscere sia per comunicare con il cliente. L’abito per queste persone non può essere trascurato in nessun modo, bensì deve essere scelto con cura in base ad esigenze di immagine e funzionalità.
Siggi, azienda vicentina di abbigliamento professionale, punta su uno stile contemporaneo e sull’italianità inserendo, per la prima volta, la poesia su un capo da lavoro.
Dante ha creato la nostra lingua, bella e unica come l’arte della cucina italiana famosa in tutto il mondo. Agli chef che scelgono Siggi sono dedicati i versi del sommo poeta che esprimono l’amore e la passione che contraddistinguono la professione che svolgono. Parole che attraversano i secoli e giungono a noi ancora intense e vive come appena uscite dalla penna di Dante: “l’amor che move il sole e l’altre stelle”, “donne ch’avete intelletto d’amore”. Dettagli dalla profonda intensità, che distinguono chi li crea e chi li sceglie, ricamati sulle giacche da chef Dante e Beatrice.
Le avversità sanitarie, economiche e politiche hanno messo a dura prova il settore, che registra una ripresa rispetto al 2020, ma numeri ancora negativi rispetto al periodo pre-Covid, sia per fatturato che per numero di attività.
Il cliente deve sentirsi accolto e a proprio agio, è sensibile alle modalità di comunicazione e anche all’aspetto delle persone che lo ospitano. Per questo l’abbigliamento professionale si conferma un elemento strategico degli operatori del settore.
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